n. 25 – febbraio 2019
Cari amici,
in vista della tornata elettorale del prossimo 26 maggio, che a Ferrara vedrà anche il rinnovo del Consiglio Comunale, i giornali locali hanno già iniziato a pubblicare articoli ed interviste sul tema.
Alcune domande sono state rivolte anche ad un rappresentante di Alleanza Cattolica in Ferrara da un giornalista del “Resto del Carlino”. Le risposte sono state inviate in forma scritta; qui riportiamo l’immagine di ciò che è stato pubblicato in data 30 gennaio 2019 e, sotto, il testo dell’intera intervista.
D. Quali sono le istanze che il mondo cattolico, a suo modo di vedere, può avanzare al prossimo candidato sindaco?
R. Parlare di ‘mondo cattolico’ è difficile, stanti le differenti sensibilità di coloro che si definiscono cattolici. Certamente si può e si deve chiedere il rispetto della vita umana, la promozione della famiglia, la libertà di educazione. Ciò si declina in politiche a favore della maternità, di reali alternative all’aborto, facilitazioni all’accesso a terapie palliative che difendano dalla tentazione del suicidio assistito; aiuti alla famiglia, quella composta da uomo e donna; vigilanza sulle politiche scolastiche per una educazione rispettosa della realtà fisica e perché non venga introdotta nella offerta formativa la cosiddetta teoria del gender.
D,Quali ritiene che possano essere le priorità di cui il mondo cattolico ha necessità?
R. Nella vita concreta, una corretta attuazione del principio di sussidiarietà: aiuti e risorse a ciò che già i cittadini sanno fare da soli, senza imposizioni ideologiche e tentazioni stataliste.
D. Chi pensa possa essere, tra quelli in lizza, il candidato in grado di incarnare meglio i valori cristiani?
R. Nell’attuale situazione sociale un candidato che voglia portare avanti un programma improntato a valori cristiani non può rivolgersi soltanto ai cattolici in quanto tali ma dovrà obbligatoriamente cercare di mediare tra sensibilità diverse, per cui non potrà esistere un candidato perfetto per i cattolici. Peraltro per essi dovrebbe essere semplice individuare i candidati che più li rappresentano, quando si presenteranno ciascuno con il loro programma.
D. Come giudica il fatto che i due schieramenti che probabilmente hanno maggiori probabilità di giocarsi la guida del comune non abbiano espresso ancora i nomi dei candidati sindaco?
R. Prudenza e tatticismo, peraltro comprensibili.
D. Si aspetta che le prossime elezioni cambino radicalmente l’orientamento della Giunta o pensa che si possa continuare su questa direzione?
R. Mi fido poco dei sondaggi. Essi sembrano suggerire che ci sarà un cambiamento: se avverrà, ritengo che sarà in ogni caso molto lento e alla nuova giunta occorrerà molto tempo — forse un’intera consigliatura! — per mostrare dei risultati apprezzabili.
D. Il voto delle parti cattoliche sarà omogeneo? Qual è la sua percezione?
R. Assolutamente no: i cattolici sono divisi e hanno sensibilità molto diverse sia su temi etici come ad esempio le unioni civili o la contraccezione, sia su problemi di ordine pubblico come il contrasto allo spaccio della droga o la legittima difesa, e questo si riflette anche in diverse scelte politiche.
D. Se dovesse scegliere un tema sul quale intervenire, quale metterebbe nella sua agenda politica?
R. L’educazione. Essa esige di riconoscere il vero e di definire la libertà. A scuola per esempio non si tratta di fornire manuali di uso ma di discernere tra ciò che è desiderato e ciò che è giusto. Tutto ciò difficilmente sarà nei programmi politici!
D. Quali le vostre posizioni su diritti e accoglienza dei migranti?
R. La posizione più ragionevole mi sembra — come su tutti gli altri temi — quella del magistero della Chiesa: il diritto di essere accolti va coniugato e regolamentato dal diritto di non essere invasi. La dignità di ogni persona ha necessità di essere rispettata, secondo verità e giustizia. La generosità non è dabbenaggine, accogliere è un impegno serio da esercitare con sano realismo e regole pedagogiche.
Aggiungo che il recente “decreto sicurezza” potrebbe essere letto con più attenzione e meno pregiudizi.
Domenica 10 febbraio ore 15, organizzata dal Centro Culturale Massimiliano Kolbe nel cinema di Santo Spirito (via Resistenza 7 – Ferrara), proiezione del film RED LAND (ROSSO ISTRIA) in occasione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Lunedì 11 febbraio ore 21,15 nella sede di Alleanza Cattolica in Ferrara (via M. M. Boiardo, 14), s. Rosario di suffragio per i defunti della associazione e del Circolo di Cristianità.
Ad maiorem Dei gloriam et socialem
Alleanza Cattolica in Ferrara
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