La devozione mariana nell’apostolato contro-rivoluzionario

Relazione tenuta da Rita Martinucci il 28 gennaio 2003

Rita Martinucci

 

Iniziamo la conversazione di stasera ponendoci una domanda: in che modo il tema della devozione mariana si inserisce in quello dell’apostolato contro-rivoluzionario?

Per poter parlare correttamente di Contro-Rivoluzione (definita non come una rivoluzione di senso contrario, ma come il contrario della rivoluzione), è necessario sapere che cos’è la Rivoluzione: questa è presentata dal professor Plinio Corrêa de Oliveira, nel suo saggio “Rivoluzione e Contro-Rivoluzione” come un processo di tendenze, dottrine, trasformazioni politiche, sociali ed economiche che derivano da un deterioramento morale causato da due vizi fondamentali, l’orgoglio e l’impurità, che suscitano nell’uomo un’incompatibilità profonda con la dottrina cattolica. La Chiesa cattolica così com’è, la dottrina che insegna e l’universo che Dio ha creato, suscitano nell’uomo virtuoso, puro ed umile, un profondo trasporto; ma se una persona cede in qualche modo ai vizi dell’orgoglio e dell’impurità, si inizia a creare in essa un’incompatibilità con diversi aspetti della Chiesa e dell’ordine dell’universo: nel caso dell’orgoglio questa incompatibilità può iniziare con un’antipatia nei confronti del carattere gerarchico della Chiesa, per poi estendersi ed arrivare alla gerarchia della società temporale, all’ordine gerarchico della famiglia, e, ultimamente — sia in senso “alla fine” sia in senso “negli ultimi tempi” — addirittura alla gerarchia del creato che vede la persona umana al vertice dell’opera creatrice di Dio e intrinsecamente, per natura, diversa (nel senso anche qualitativo di “migliore”) dalle cose e dagli animali. È, quest’ultima tappa della Rivoluzione, l’origine profonda e spesso non pienamente consaputa della “deep ecology“, e, in genere, di tutto l’interesse ecologista di natura filosofica che argomenta sulla sostanziale, ontologica uguaglianza fra, almeno, animali e uomini e talora anche fra “cose” naturali e animali. E così, attraverso diverse forme di ugualitarismo, si può giungere ad una posizione di condanna di ogni e qualsiasi disuguaglianza, e del carattere gerarchico dell’universo. Analogamente le conseguenze dell’impurità nel pensiero umano tendono verso il liberalismo: l’uomo con il cuore impuro è irritato dall’esistenza di un ordine, di un freno, di una legge che possa dare ordine e sottomettere gli istinti suggeritigli dalle sue capacità sensoriali ed intellettuali, e ogni ascesa gli riesce antipatica. Da questa antipatia poi deriva inevitabilmente un’avversione allo stesso principio di autorità, e la brama di un mondo anarchico, senza leggi né poteri costituiti, in cui lo Stato sia soltanto un’immensa cooperativa: è il punto estremo del liberalismo generato dall’impurità. Sia da questo che dall’orgoglio nasce il desiderio di uguaglianza e libertà totali, che è la sostanza del comunismo. Nella misura in cui, nel corso delle generazioni, questi vizi si vanno radicando, si costruisce una concezione gnostica e rivoluzionaria dell’universo: in tale concezione l’universo si riscatta dall’individuazione e dalla disuguaglianza, sua diretta conseguenza, solo attraverso un processo sistematico di distruzione dell’io, che reintegra gli individui nel tutto omogeneo. Non più, dunque, una disuguaglianza che nella varietà delle differenze personali evidenzia la sostanziale dignità comune ed uguale; bensì una omogenizzazione che riduca il “personale” ad “individuale”, cioè l’ininducibilmente unico (la persona umana) a una parte indistinguibile del tutto (l’individuo). La realizzazione dell’uguaglianza assoluta e della libertà completa sono viste come tappe preparatorie di questo riassorbimento, e in questo senso si coglie il nesso tra la concezione gnostica e il comunismo: così la dottrina della Rivoluzione coincide con quella gnostica, e le sue cause ultime sono l’orgoglio e l’impurità. Posto il carattere morale di queste cause, tutto il problema della Rivoluzione e della Contro-Rivoluzione è un problema morale e cioè fondamentalmente religioso, perché tutte le questioni morali sono sostanzialmente religiose, e la lotta tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione è una lotta religiosa, alla quale si può porre rimedio soltanto in un modo: con l’aiuto della grazia. È un dogma della Chiesa che gli uomini non possono osservare i comandamenti senza l’aiuto della grazia, inoltre, se l’uomo cade in stato di peccato, non si potrà sollevare da questo senza il soccorso della grazia.

San Luigi Maria Grignion de Montfort, nel suo capolavoro “Trattato della vera devozione a Maria”, dice: “Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria. Questo grande Iddio possiede un tesoro e un emporio ricchissimo, dove ha racchiuso tutto quanto possiede di bello, di splendido, di raro e di prezioso, perfino il proprio Figlio. E questo tesoro immenso è Maria, che i Santi chiamano: tesoro del Signore, dalla cui pienezza gli uomini sono arricchiti(1).

In tal senso analizziamo la parte che ha la Madonna nella lotta tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione: la grazia dipende da Dio, ma Dio stesso, con un atto libero della sua volontà, ha voluto far dipendere dalla Madonna la distribuzione delle grazie stesse; citando sempre san Luigi “La grazia perfeziona la natura e la gloria perfeziona la grazia. È certo, dunque, che Nostro Signore è tuttora, nel cielo, figlio di Maria come lo è stato sulla terra ed ha mantenuto la sottomissione e l’obbedienza del più perfetto di tutti i figli verso la migliore di tutte le madri. Bisogna però guardarsi bene dal pensare che in tale dipendenza ci sia un abbassamento o una imperfezione qualsiasi in Gesù Cristo. Maria è infinitamente al di sotto del Figlio, che è Dio; per questo, non gli comanda come farebbe una madre di quaggiù con il figlio che le è sottomesso. Ella è tutta trasformata in Dio per la grazia e la gloria che trasforma tutti i Santi in lui; quindi domanda, vuole e fa unicamente ciò che è conforme alla volontà eterna ed immutabile di Dio. L’autorità conferitale da Dio è talmente grande da sembrare che ella abbia la medesima potenza di Dio e che le sue preghiere e domande siano talmente efficaci presso Dio, da valere sempre quali comandi presso la sua Maestà, la quale non resiste mai alla preghiera della sua diletta madre, perché è sempre umile e conforme al suo volere(2).

Maria è dunque Mediatrice Universale, è il canale attraverso il quale passano tutte le grazie, e il suo aiuto è indispensabile perché non vi sia Rivoluzione, o perché questa sia sconfitta. “Dio Figlio ha comunicato a sua Madre tutto quanto ha acquisito con la sua vita e la sua morte, i suoi meriti infiniti e le sue virtù ammirabili. L’ha costituita tesoriera di quanto il Padre gli ha dato in eredità. Per mezzo di lei egli applica i suoi meriti ai suoi membri, comunica le sue virtù e distribuisce le sue grazie. Così, Maria è il suo canale misterioso, l’acquedotto per cui fa passare con soavità e abbondanza le sue misericordie(3).

Chi chiede la grazia per mezzo di Lei la otterrà, chi tenta di ottenerla senza il suo aiuto non la otterrà, se gli uomini, ricevendo la grazia, corrisponderanno ad essa, la Rivoluzione sarà schiacciata, se non lo faranno, trionferà.

Dio Spirito Santo ha comunicato a Maria, sua fedele Sposa, i suoi doni ineffabili. L’ha scelta quale dispensatrice di tutto ciò che possiede: di modo che ella distribuisce a chi vuole, quanto vuole, come vuole e quando vuole, tutti i suoi doni e le sue grazie. Nessun dono del cielo è concesso agli uomini che non passi per le mani verginali di lei. Il volere di Dio è, infatti, che tutto ci venga donato per mezzo di Maria. Così doveva essere arricchita, innalzata e onorata dall’Altissimo colei che per tutta la vita volle essere povera, umile e nascosta fin nell’abisso del nulla, con la sua profonda umiltà!(4).

Si è soliti dire che, nell’economia della grazia, Maria è il collo del Corpo Mistico del quale Cristo è il capo, perché tutto passa attraverso di lei: immaginiamo una persona che ha poca devozione per la Madonna come una persona che ha una corda stretta intorno al collo e che conservi solamente un filo di respiro; se perde questa devozione muore per asfissia; in un fedele che ha una grande devozione, invece, il collo resta libero e l’aria passa liberamente nei polmoni, cosicché egli possa vivere normalmente.

Inoltre la nocività di tutto quanto si fa contro l’azione della grazia e l’enorme fecondità di ciò che si fa con il suo aiuto definiscono con estrema precisione da che parte stia Maria nella lotta tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione!

Finora abbiamo parlato di Rivoluzione unicamente come frutto della malizia e dei vizi dell’uomo, ma questi, in ultima analisi, aprono le porte al demonio, e la lotta umana si trasferisce nel soprannaturale come lotta tra la Madonna e il demonio. Esaminando poi le cause della Rivoluzione si capisce come un’esplosione di passioni disordinate così tanto profonda e generale non sarebbe stata possibile senza un’azione demoniaca. Questo fattore propulsivo tanto forte però dipende unicamente e completamente dalla Madonna: basta che Ella lanci un ordine sull’inferno perché questo si terrorizzi e si confonda, basta che Ella, per castigare gli uomini, lasci al demonio un certo margine d’azione perché la stessa azione progredisca. Quindi i maggiori fattori della Rivoluzione e della Contro-Rivoluzione sono rispettivamente il demonio e la grazia, dipendenti entrambi dal comando e dal potere di Maria. La considerazione di questo suo potere sovrano ci avvicina all’idea della regalità della Madonna, non vista come un titolo puramente decorativo, ma che implica un autentico potere di governo personale: Nostro Signore le ha dato un potere regale su tutta la creazione, Egli l’ha insediata come regina dell’universo affinché lo governi, avendo soprattutto presente il genere umano, decaduto e peccatore. E così Maria, benché massimamente unita a Dio e dipendente da Lui, esercita la sua azione nel corso della storia distribuendo più o meno abbondantemente la grazia e frenando ora più ora meno l’azione del demonio: in tal senso, la durata della Rivoluzione e la vittoria della Contro-Rivoluzione dipendono da Lei. Poi a volte interviene direttamente negli avvenimenti umani, come per esempio è successo a Lepanto.

È inoltre interessante notare come il demonio inizi a vincere quando riesce a far diminuire la devozione alla Madonna; in tutte le epoche di decadenza della Cristianità vi sono state vittorie della Rivoluzione. Due esempi sono particolarmente emblematici: nell’Europa prima della Rivoluzione Francese la devozione mariana era notevolmente calata a causa del giansenismo, e bastò una piccola scintilla per dar fuoco a tutto; e nel mondo odierno la società contemporanea è sistematicamente progettata e costruita su un rifiuto della grazia, e tutti noi abbiamo davanti le conseguenze di questo rifiuto.

Queste considerazioni ricavate dall’insegnamento della Chiesa aprono le prospettive per il Regno di Maria, un’epoca cioè di fede e di virtù che sarà inaugurata da una spettacolare vittoria della Madonna sulla Rivoluzione: il demonio sarà cacciato e tornerà negli inferi e Lei regnerà sull’umanità attraverso le istituzioni che allo scopo avrà scelto. San Luigi Maria nelle sue opere parla del Regno di Maria in questa stessa prospettiva; nella “Preghiera infuocata” annuncia questo avvento “Quando verrà questo diluvio di fuoco del puro amore, che devi accendere su tutta la terra in modo così dolce e veemente da infiammare e convertire perfino i musulmani, i pagani e gli ebrei?(5). Questo diluvio inaugurerà il Regno dello Spirito Santo che il santo identifica con il Regno di Maria, sarà un’epoca di fioritura della Chiesa come finora non è mai stata, il nostro santo poi aggiunge in tal senso che “L’Altissimo e la sua santa Madre intendono plasmare dei santi così eccelsi, da superare in santità la maggior parte degli altri santi, quanto i cedri del Libano sorpassano gli arbusti(6). Quindi possiamo dire che san Luigi Maria, con il suo valore di pensatore, ma molto più con la sua autorità di santo canonizzato dalla Chiesa, dà peso e consistenza alle speranze che brillano in molte rivelazioni private, nelle quali si preannuncia l’epoca in cui la Madonna trionferà.

Benché la regalità di Maria abbia un’efficacia sovrana su tutta la vita della Chiesa e della società temporale, si realizza in primo luogo nell’interno delle anime, da lì poi si riflette sulla vita religiosa e civile dei popoli: il Regno di Maria sarà quindi un’epoca nella quale l’unione delle anime con la Madonna raggiungerà un’intensità senza precedenti nella storia, fatta ovviamente eccezione per casi individuali. Nel “Trattato della vera devozione a Maria” sempre san Luigi aggiunge: “Dio Spirito Santo vuol formarsi degli eletti in lei e per mezzo di lei e le dice: “Metti radici nei miei eletti: mia prediletta e mia sposa, poni la radice di tutte le tue virtù nei miei eletti, perché crescano di virtù in virtù e di grazia in grazia. Io mi sono tanto compiaciuto in te, quando vivevi sulla terra, nell’esercizio delle più alte virtù che desidero trovarti ancora sulla terra, senza che per questo tu abbia a lasciare il cielo. Riproduciti pertanto nei miei eletti, perché io possa vedere in loro con intima gioia le radici della tua fede invincibile, della tua umiltà profonda, della tua mortificazione universale, della tua orazione sublime, della tua carità ardente, della tua ferma speranza e di tutte le tue virtù. Tu sei sempre la mia sposa più fedele, più pura e più feconda che mai. La tua fede mi dia fedeli, la tua purezza vergini, la tua fecondità eletti e templi”. Quando Maria ha messo le sue radici in un’anima, — continua san Luigi — vi produce meraviglie di grazia, quali lei sola può compiere, perché lei sola è la Vergine feconda che non ebbe, né avrà mai chi le somigli in purezza e fecondità. In unione con lo Spirito Santo, Maria ha realizzato la più grande opera che mai sia esistita o sarà, cioè un Dio-uomo. Di conseguenza ella compirà anche le più grandi cose che avverranno negli ultimi tempi. La formazione e l’educazione dei grandi santi, che vivranno verso la fine del mondo, sono riservate a lei, perché soltanto questa Vergine singolare e miracolosa può produrre, insieme allo Spirito Santo, le cose singolari e straordinarie. Quando lo Spirito Santo, suo sposo, trova Maria in un’anima, vola ed entra con pienezza in quest’anima, e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto essa fa alla sua sposa. Uno dei grandi motivi per cui oggi lo Spirito Santo non opera meraviglie sorprendenti nelle anime, è perché non vi trova un’unione abbastanza salda con la sua Sposa fedele e indissolubile. Dico Sposa indissolubile, poiché da quando questo Amore sostanziale del Padre e del Figlio ha sposato Maria per produrre Gesù Cristo, il capo degli eletti, e Gesù Cristo negli eletti, non l’ha mai ripudiata, perché essa si è mantenuta sempre fedele e feconda(7).

La forma perfetta di questa unione ce la spiega sempre san Luigi Maria: tenendo presente che la Madonna è la via attraverso cui Dio è venuto agli uomini ed essi vanno a Dio, e tenendo presente la regalità universale di Maria, san Luigi raccomanda che il devoto della Vergine si consacri a Lei interamente come schiavo; questa consacrazione così radicale comprende non solo i beni materiali dell’uomo, ma anche il merito delle sue buone opere e preghiere, la sua vita, il suo corpo e la sua anima. Essa non ha limiti, perché lo schiavo, per definizione, non ha niente di suo. In cambio di questo dono totale di sé la Madonna agisce nell’interiorità del suo schiavo in modo meraviglioso, istituendo con lui un’unione ineffabile. “Dio Figlio è disceso nel grembo della Vergine, come nuovo Adamo nel paradiso terrestre, per compiacersi in esso ed operarvi in segreto meraviglie di grazia. Questo Dio-uomo ha trovato la propria libertà nel vedersi racchiuso nel seno di lei. Ha fatto sfoggio della propria forza nel lasciarsi portare da questa fanciulla. Ha trovato la propria gloria e quella del Padre nel nascondere i suoi splendori a tutte le creature di quaggiù, per manifestarli solo a Maria. Ha glorificato la propria indipendenza e maestà nel dipendere da questa amabile Vergine nella concezione, nella nascita, nella presentazione al tempio, nei trent’anni di vita nascosta […]: Gesù Cristo rese maggior gloria a Dio suo Padre con la sua sottomissione a Maria per trent’anni, che non gliene avrebbe data convertendo tutta la terra con i più grandi miracoli. Oh, come si glorifica altamente Dio quando, per piacergli, ci sottomettiamo a Maria, sull’esempio di Gesù Cristo, nostro unico modello(8).

E san Luigi poi continua la sua trattazione mostrandoci come la devozione a Maria sia assolutamente necessaria all’uomo: “Per il fatto che la santissima Vergine è necessaria a Dio — nel senso che Dio ha scelto di aver bisogno di Maria per operare la salvezza, e che in realtà avrebbe potuto scegliere, grazie alla Sua onnipotenza, qualsiasi altro modo per salvarci — bisogna dire che ella è ancor più necessaria agli uomini per raggiungere il loro ultimo fine. Non si deve dunque confondere la devozione a Maria con le devozioni agli altri Santi, come se non fosse più necessaria di quelle e fosse soltanto di soprappiù” (9).

Se la devozione verso la Vergine santa è necessaria a tutti gli uomini, semplicemente per raggiungere la propria salvezza, essa è ancora molto più necessaria a coloro che sono chiamati ad una speciale perfezione(10).

Gli uomini straordinari che lotteranno contro il demonio per il Regno di Maria, conducendo gloriosamente fino alla fine dei tempi la lotta contro il demonio, il mondo e la carne, sono descritti dal nostro santo come magnifici modelli che invitano alla perfetta schiavitù alla Madonna quanti, nei tenebrosi giorni attuali, lottano nelle file della Contro-Rivoluzione.

Queste anime grandi, piene di grazia e di zelo, saranno prescelte da Dio per combattere i suoi nemici frementi da ogni parte. Avranno una particolare devozione alla Vergine santissima. Saranno rischiarate dalla sua luce, nutrite del suo latte, guidate dal suo spirito, sostenute dal suo braccio, custodite sotto la sua protezione, di modo che combatteranno con una mano e costruiranno con l’altra. Con una mano combatteranno, rovesceranno schiacceranno gli eretici e le loro eresie, gli scismatici e i loro scismi, gli idolatri e la loro idolatria, i peccatori e le loro empietà. Con l’altra edificheranno il tempio del vero Salomone e la mistica città di Dio, cioè Maria santissima, che i Padri chiamano Tempio di Salomone e città di Dio. Con le loro parole e i loro esempi porteranno tutti alla vera devozione verso la Vergine, e ciò attirerà loro molti nemici, ma anche molte vittorie e molta gloria per Dio solo(11).

Ricapitolando:

– il peccato — ovvero la ribellione al progetto di Dio sull’uomo — è stato generato dall’orgoglio e dalla sensualità, sollecitate dal demonio

– l’orgoglio è il “voler essere uguali”, perché non si coglie o si rifiuta l’ordine di natura (prima Dio, che è creatore, e poi la creature a seconda della loro “somiglianza” con Lui; la nostra somiglianza di persone umane sta nella nostra libertà)

– la sensualità è lo scegliere di amare le cose che cadono sotto l’esperienza dei nostri sensi (nel linguaggio scritturale questa è la concupiscenza, è non è relegata all’ambito sessuale) piuttosto che ciò che la nostra ragione ci dice buono

– orgoglio e sensualità conoscono un solo rimedio: l’umiltà

– l’umiltà è l’atteggiamento che dispone l’uomo a leggere correttamente la propria realtà di creatura e ad adorare Dio fonte della realtà

– il peccato è definito “aversio a Deo et conversio ad creaturam“, cioè il distogliere lo sguardo da Colui che ha fatto la realtà e girare verso il prodotto della sua opera; scegliere la conseguenza anziché prediligere la Causa

– in Maria Santissima questo sovvertimento ritrova l’ordine: prima Dio, poi me stesso

– se il demonio usa orgoglio e sensualità (nell’Eden come nel moderno edonismo) solo Colei che, è stato promesso, può schiacciargli la testa potrà ancora oggi e fino alla fine dei tempi (e del tempo) sconfiggere la Rivoluzione. Ecco perché noi diciamo “Cor Iesu adveniat Regnum tuum” (si realizzi in pienezza il tuo progetto, il tuo Regno, per tutti e per ciascuno) “Adveniat per Mariam” (questo avvenga per intercessione e per mezzo di Maria)

 

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Note:

1 – San Luigi Maria Grignion de Montfort, “Trattato della Vera devozione a Maria”, 23
2 – Ibidem, 27
3 – Ibidem, 24
4 – Ibidem, 25
5 – Idem, “Preghiera infuocata”, 17
6 – Idem, “Trattato della Vera devozione a Maria”, 47
7 – Ibidem, 34, 35, 36
8 – Ibidem, 18
9 – Ibidem, 39, 40 , 41
10 – Ibidem, 43
11 – Ibidem, 48


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