96. gennaio 2025

30. Gennaio 2025 IN HOC SIGNO 0

Cari amici,

siamo giunti all’inizio di questo nuovo anno 2025 dopo oltre otto anni di regolari invii mensili di questa nostra rubrica che si occupa dell’attività di Alleanza Cattolica in Ferrara. In questi anni abbiamo qui condiviso contributi di soci ferraresi oppure relazionato di eventi svolti nella nostra città.

Oggi vi proponiamo — con questo numero di IN HOC SIGNO — la lettura delle prime frasi del discorso che il Reggente Nazionale Marco Invernizzi ha tenuto a Ferrara in occasione del trentesimo anniversario della apertura della sede di Alleanza Cattolica nella nostra città, ricorrenza che gli ha dato occasione di scrivere un lungo intervento pubblicato integralmente nel n. 430 della rivista Cristianità in uscita in questi giorni.

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Incipit del discorso di Marco Invernizzi tenuto in occasione del trentesimo anniversario dell’inaugurazione della sede di Alleanza Cattolica in Ferrara il 26 ottobre 2024

Trent’anni sono trascorsi dall’apertura di questa sede e giustamente mi chiedete di rievocare una presenza che a tanti è certamente sfuggita, ma per alcuni ha rappresentato un pezzo importante della propria vita.

La premessa è importante. Alleanza Cattolica non è una realtà che ha come scopo la conquista del potere, quindi, non mira alla visibilità che serve per ottenere i consensi necessari ad assumere un ruolo pubblico nella vita di una città o del Paese. E ciò senza alcun disprezzo per la politica partitica o comunque indirizzata, correttamente, a conquistare e conservare il governo cittadino o nazionale, nella misura del possibile, senza rinunciare ai propri princìpi, ma con la consapevolezza di non poterli vedere applicati in breve tempo.

Scopo di Alleanza Cattolica è la conversione della società, che è cosa diversa. Essa passa necessariamente attraverso la conversione personale di singoli, cioè lo sforzo palese di diventare santi, affinché la santità possa contribuire a far nascere un mondo migliore. Non sarebbe corretto giudicare l’opera di un uomo politico in base ai suoi comportamenti privati, anche se è auspicabile che siano il più possibile conformi alla morale e a quanto propone al Paese. L’uomo politico va giudicato per quel che propone e per quel che riesce a ottenere di ciò che ha proposto.

Il militante di Alleanza Cattolica deve fare un’altra cosa. Deve operare innanzitutto su sé stesso, desiderando la santità e chiedendola, perché essa è un dono, non il frutto esclusivo dei nostri sforzi o dei nostri comportamenti. E cercando di convertirsi deve provare a convertire il mondo circostante, cominciando dalle persone più vicine, costruendo degli ambienti nei quali sia possibile educare alla fede e discernere il bene dal male, il vero dal falso, a livello non soltanto personale ma anche della società intera. Questo è l’apostolato culturale, la fede che diventa cultura e si incarna in un corpo sociale, piccolo o grande che sia.

Su questo noi di Alleanza Cattolica verremo giudicati e su questo dobbiamo fare un esame di coscienza, sia quotidianamente sia in queste importanti ricorrenze. Senza preoccuparci troppo dei risultati, ma esaminando molto le nostre intenzioni, quelle delle occasioni più importanti, nella preghiera, sia personale che associativa, per verificare che cosa chiediamo, in che cosa speriamo, quanta fiducia abbiamo nel Signore che ci guida.

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Ricordiamo che lunedì 13 gennaio sono ripresi gli incontri della INIZIATIVA SAN MAURELIO che si svolgono a Ferrara nella sede di via Boiardo 14 ogni lunedì dalle ore 21 alle 22,30 con la recita di una corona del santo Rosario seguita da una delle attività previste secondo il programma consultabile sul nostro sito alla pagina https://www.scuoladieducazionecivile.org/iniziativa-san-maurelio/.

Ad maiorem Dei gloriam et socialem

 

Alleanza Cattolica in Ferrara