95. dicembre 2024

12. Gennaio 2025 IN HOC SIGNO 0

Cari amici,

Alleanza Cattolica da molti anni collabora con l’associazione pro life Family Day diretta dal prof. Massimo Gandolfini, fornendo auxilium et consilium sia in campo culturale che organizzativo.

Anche Alleanza Cattolica in Ferrara partecipa a questa collaborazione e con questo numero di fine anno 2024 di IN HOC SIGNO vi propone la lettura di un articolo, comparso sul sito familyday.info, scritto da un suo socio in occasione della «Giornata mondiale della democrazia» 

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La democrazia è pro life o pro choice?

 

Da aderente al Family Day mi sono chiesto, alla vigilia della “Giornata mondiale della democrazia” che cade il 15 settembre, se e quale concetto di democrazia si intenda celebrare in questa circostanza.
Già, perché questa parola, fin troppo usata e per questo spesso abusata, ha almeno tre significati sui quali è giusto interrogarsi.

Innanzitutto in passato per lungo tempo il termine democrazia, nel suo uso “classico”, è stato utilizzato semplicemente per indicare una forma di governo che, insieme a monarchia e ad aristocrazia, costituisce il trinomio che caratterizza lo stato tradizionale e organico. Secondo san Tommaso la forma ideale di governo è proprio costituita dal regime misto fra monarchia, aristocrazia e democrazia, concetto oggi abbandonato ma che per diametrum ci aiuterebbe alla comprensione del fatto che il totalitarismo non è che il regime misto costituito dalle corrispondenti corruzioni: tirannide, oligarchia e demagogia.

Un secondo uso della parola democrazia nasce quando si è voluto attribuirle uno speciale privilegio, sia di una parte dei cristiani con una sua concezione idolatrica (denunciata da san Pio X nella Notre charge apostolique, lettera apostolica in cui viene condannato il modernismo e la concezione democratica della liturgia), sia fuori del cristianesimo, in relazione con una concezione individualistica e contrattualistica della società e immanentistica della sovranità. La democrazia in questa seconda accezione, quella che chiamiamo “moderna”, non è più dunque una forma di governo, ma si è trasformata in una forma di Stato, in una comunità politica, anzi oggi è considerata l’unica forma che una comunità politica può avere. Sganciata da ogni riferimento soprannaturale — o anche soltanto etico — è misura a se stessa e, non dovendo rendere conto a nessuno, può stabilire la sua verità su ogni cosa.

Il Magistero della Chiesa, a partire dal pontificato di Papa Pio XII, introduce anche una terza accezione: il termine “democrazia” non indica più né una forma di governo e nemmeno una forma di Stato, ma definisce il rapporto sostanzialmente corretto fra la società e lo Stato, costituisce cioè un argine al totalitarismo, regime caratterizzato dalla prevaricazione dello Stato sulla società attraverso il controllo totale del corpo sociale, con la eliminazione della distinzione fra l’apparato politico e la società stessa.

La Chiesa — va precisato per inciso — da sempre riconosce, a differenza per esempio dell’islām, la distinzione dei ruoli — per cui a essa spetta la cura della salute delle anime e allo Stato il benessere fisico — e non preferisce e non respinge nessuna forma di governo, posto che esso sia giusto e capace di procurare il bene comune dei cittadini. La democrazia che il Magistero approva non è dunque legata a un determinato regime politico ma è quella attenta alla struttura delle istituzioni da cui dipendono le relazioni fra il popolo e il potere nella ricerca della comune prosperità.

Detto questo, l’ambiguità nell’uso disinvolto della parola usata come un talismano o un passepartout per cui non è quasi mai chiaro a quale delle accezioni si faccia riferimento, sembra rendere arduo rispondere alla domanda posta d’esordio, e cioè se la democrazia abbia in sé una risposta a una domanda sul valore della vita. Ci viene in soccorso una illuminante pagina di san Giovanni Paolo II, che al n. 70 della Evangelium Vitae ci spiega che abbiamo semplicemente sbagliato a porre la domanda: da militanti a favore della causa per la vita e la famiglia non dobbiamo chiederci se la democrazia sia “pro life” o “pro choice”, ma piuttosto a quali valori faccia riferimento, posto che «[…] la democrazia non può essere mitizzata fino a farne un surrogato della moralità o un toccasana dell’immoralità. Fondamentalmente, essa è un “ordinamento” e, come tale, uno strumento e non un fine. Il suo carattere “morale” non è automatico, ma dipende dalla conformità alla legge morale a cui, come ogni altro comportamento umano, deve sottostare: dipende cioè dalla moralità dei fini che persegue e dei mezzi di cui si serve. Se oggi si registra un consenso pressoché universale sul valore della democrazia, ciò va considerato un positivo “segno dei tempi”, come anche il Magistero della Chiesa ha più volte rilevato. Ma il valore della democrazia sta o cade con i valori che essa incarna e promuove: fondamentali e imprescindibili sono certamente la dignità di ogni persona umana, il rispetto dei suoi diritti intangibili e inalienabili, nonché l’assunzione del “bene comune” come fine e criterio regolativo della vita politica.
Alla base di questi valori non possono esservi provvisorie e mutevoli “maggioranze” di opinione, ma solo il riconoscimento di una legge morale obiettiva che, in quanto “legge naturale” iscritta nel cuore dell’uomo, è punto di riferimento normativo della stessa legge civile. Quando, per un tragico oscuramento della coscienza collettiva, lo scetticismo giungesse a porre in dubbio persino i principi fondamentali della legge morale, lo stesso ordinamento democratico sarebbe scosso nelle sue fondamenta, riducendosi a un puro meccanismo di regolazione empirica dei diversi e contrapposti interessi».

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Ricordiamo che gli incontri della INIZIATIVA SAN MAURELIO si svolgono a Ferrara nella sede di via Boiardo 14 ogni lunedì dalle ore 21 alle 22,30 con la recita di una corona del santo Rosario seguita da una delle attività previste.

Concluso l’Anno 2024 con la riunione di ieri sera, il prossimo incontro si terrà lunedì 13 gennaio 2025.

L’intero programma degli incontri svolti è sul nostro sito alla pagina https://www.scuoladieducazionecivile.org/iniziativa-san-maurelio/.

Ad maiorem Dei gloriam et socialem

 

Alleanza Cattolica in Ferrara